venerdì 7 novembre 2014

Sabato 8 Novembre: Commemorazione degli Arcangeli Michele e Gabriele e di tutte le Potenze incorporee





Sia nell'Antico che nel Nuovo Testamento le Schiere Celesti sono conosciute, citate ed annoverate tra le presenze di quel "luogo divino" che chiamiamo Cielo. L'apostolo Paolo su di essi, citandoli più volte nelle sue lettere, dice che gli Angeli sono Spiriti al servizio di Dio, inviati come servi per il bene di chi deve ricevere l'eredità della salvezza, stabiliti come protettori e guide di ogni nazione e di ogni gente. Gli Angeli stanno al fianco di coloro che sono stati loro affidati, non per proteggerli dalle aggressioni terrene, dalla povertà e dalla sofferenza, non per risparmiare loro il dolore o per offrire loro un braccio forte per l’ottenimento di un qualsiasi bene temporale, bensì per condurli a Dio ed alla salvezza sulla via che ha loro designato la Divina Volontà. In cielo, continuamente vedono il volto di Dio, cantano l’inno "tre volte Santo", intercedono per noi, e gioiscono per un solo peccatore che si converte.

Ecco perché la Chiesa, onora questi ministri divini, i nostri intercessori e tutori, celebrando questa sinassi. La Chiesa ricorda in particolare i nomi dei Santi Michele e Gabriele, perché sono legati a noi dalla Sacra Scrittura. La parola "Michael" significa "Chi è come Dio?", E la parola "Gabriele", "Dio è potente." Secondo la Sacra Scrittura, il numero degli angeli è infinito; Daniele ne ha visto "migliaia e migliaia servire Dio, e miriadi di miriadi stare davanti a Lui" (Daniele 7:10). Sono divisi in nove cori che sono: Serafini, Cherubini, Troni, Dominazioni, Virtù, Potestà, Principati, Arcangeli e Angeli.





Apolitikion



Τών ουρανίων στρατιών Αρχιστράτηγοι, δυσωπούμέν υμάς ημείς οι ανάξιοι, ίνα ταίς υμών δεήσεσι τειχίσητε ημάς, σκέπη τών πτερύγων, τής αϋλου υμών δόξης, φρουρούντες ημάς προσπίπτοντας, εκτενώς καί βοώντας, Εκ τών κινδύνων λυτρώσασθαι ημάς, ως Ταξιάρχαι τών άνω Δυνάμεων.

O Principe delle angeliche milizie, noi indegni ti supplichiamo che ognora ci sostenga con le tue preghiere, custodendoci sotto l’ombra delle ali della tua gloria. Prostrati davanti a te gridiamo: Liberaci da ogni pericolo, o Condottiero delle celesti Schiere.







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