sabato 21 febbraio 2015

Prima Domenica di Quaresima, Domenica dell'Ortodossia


Domenica dell'Ortodossia

In questo giorno si fa memoria del ripristino della dignità delle sante Icone e dell'onore che ad esse deve essere dato, ossia di Venerazione. La vittoria dell'ortodossia sull'eresia iconoclasta, che negava il culto a Dio per mezzo delle immagini sacre e la possibilità dell'esistenza stessa delle immagini, avvenne nel VII Concilio Ecumenico, detto Concilio di Nicea II. In questo Concilio i Santi Padri condannarono l'iconoclastia e confermarono le condanne delle dottrine eretiche affrontate nei precedenti Concili Ecumenici, segnando la fine delle controversie teologiche e cristologiche. L'11 marzo 843 avvenne la solenne liturgia per la restaurazione del culto dell'Icona all'interno della Chiesa di Santa Sofia in Costantinopoli e da allora si celebra tale festa nella prima domenica di Quaresima. "Definiamo con ogni accuratezza e diligenza che, a somiglianza della preziosa e vivificante Croce, le venerande e sante immagini, sia dipinte che in mosaico, di qualsiasi altra materia adatta, debbono essere esposte nelle sante chiese di Dio, nelle sacre suppellettili e nelle vesti, sulle pareti e sulle tavole, nelle case e nelle vie; siano esse l'immagine del Signore e Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo, o quella della immacolata Signora nostra, la santa madre di Dio, degli angeli degni di onore, di tutti i santi e pii uomini. Infatti, quanto più continuamente essi vengono visti nelle immagini, tanto più quelli che le vedono sono portati al ricordo e al desiderio di quelli che esse rappresentano e a tributare ad essi rispetto e venerazione... L'onore reso all'immagine passa a colui che essa rappresenta; e chi adora l'immagine, adora la sostanza di chi in essa è riprodotto".


Apolitikion

Τν χραντον Εκόνα σου προσκυνομεν γαθέ, ατούμενοι συγχώρησιν τν πταισμάτων μν, Χριστ Θεός· βουλήσει γρ ηδόκησας σαρκ νελθεν ν τΣταυρ, να ῥύσ ος πλασας κ τς δουλείας τοχθρο· θεν εχαρίστως βομέν σοι· Χαρςπλήρωσας τ πάντα, Σωτρ μν, παραγενόμενος ες τ σσαι τν Κόσμον.

Veneriamo la tua purissima icona, o buono, chiedendo perdono delle nostre colpe, o Cristo Dio. Ti sei benignamente degnato infatti di salire volontariamente con il tuo corpo sulla Croce per liberare dalla schiavitù del nemico coloro che tu hai plasmato; pertanto con riconoscenza a te gridiamo: hai riempito di gaudio l’universo, o nostro Salvatore, venuto a salvare il mondo.

Kontakion

Τη Υπερμάχω στρατηγώ τα νικητήρια , ως λυτρωθεία των δεινών ευχαριστήρια
αναγράφω Σοι η Πόλις Σου , Θεοτόκε . Αλλ’ ως έχουσα το κράτος απροσμάχητον ,
εκ παντοίων με κινδύνων ελευθέρωσον , ίνα κράζω Σοι , Χαίρε , Νύμφη , Ανύμφευτε



A te che, qual condottiera, per me combattesti, innalzo l’inno della vittoria; a te porgo i dovuti ringraziamenti io che sono la tua città, o Madre di Dio. Tu, per la invincibile tua potenza, liberami da ogni sorta di pericoli, affinché possa a te gridare: salve, o sposa sempre vergine




Nessun commento:

Posta un commento