Dopo la sua risurrezione, il Signore restò sulla terra altri quaranta giorni e apparve continuamente e in vari luoghi ai suoi discepoli, con i quali parlò, mangiò e si intrattenne. In questi giorni egli li rafforzò nella fede e li preparò a ricevere lo Spirito Santo che di lì a poco sarebbe sceso su di loro.In questo Giovedi, il quarantesimo giorno dopo la Pasqua, si commemora il commiato del Signore dai Discepoli, quando, avvolto in una nube di luce e di Angeli, fu portato alla destra di Dio, in quel luogo teologico che chiamiamo Cielo.
Vangelo di Luca 24,36-53
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona apparve in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Poi disse: «Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture e disse: «Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. E io manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto».
Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo. Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia; e stavano sempre nel tempio lodando Dio.
APOLITIKION
Ἀνελήφθης ἐν δόξῃ, Χριστὲ ὁ Θεὸς ἡμῶν, χαροποιήσας τοὺς Μαθητάς, τῇ ἐπαγγελίᾳ τοῦ ἁγίου Πνεύματος· βεβαιωθέντων αὐτῶν διὰ τῆς εὐλογίας, ὅτι σὺ εἶ ὁ Υἱός τοῦ Θεοῦ, ὁ λυτρωτὴς τοῦ κόσμου.
Ascendesti nella gloria, o Cristo Dio nostro, e rallegrasti i discepoli con la promessa del Santo Spirito, essendo essi confermati per la tua benedizione, che tu sei il Figlio di Dio, il Redentore del mondo.
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