Con la pubblicazione sul quotidiano coptoal Watan della
lista dei 2.594 elettori sono entrate nel vivo in Egitto le procedure per
l’elezione del 118° papa dei copti, il successore di Shenouda
III morto lo scorso 17 marzo. Quella elettorale copta è da sempre
un’assemblea molto variegata: insieme a metropoliti, vescovi e monaci, ne fanno
parte rappresentanti delle associazioni laicali, funzionari di Stato copti,
notabili, giornalisti. La vera novità è che questa volta anche le comunità
copte della diaspora avranno un ruolo importante nella scelta del loro papa:
circa un quinto degli elettori, infatti, proverrà da comunità che hanno sede
fuori dall’Egitto. La designazione degli elettori non significa ancora
che la scelta del successore di Shenouda III sia imminente: il voto dovrebbe
svolgersi infatti in novembre. E va anche aggiunto che l’assemblea eleggerà una
terna di nomi, all’interno della quale il nuovo papa verrà scelto a sorte,
secondo un antico metodo che vuole riservare alla volontà divina l’ultima
parola. Già dalla fine di maggio esiste una lista provvisoria di 17 candidature
avanzate. Tra di esse i nomi più accreditati sono quelli del metropolita
Bishoy - settantenne segretario del Santo Sinodo, molto freddo nei confronti
della rivoluzione e poco incline al dialogo con i musulmani - e del vescovo
Youanis, 52 anni, già segretario di Shenouda III, figura molto più spirituale.
Nelle prossime settimane toccherà al vescovo Pacomio - attuale facente funzione
del patriarca - approvare la lista finale dei candidati, che probabilmente
conterrà meno nomi. A quel punto - in perfetta par condicio - il
Patriarcato produrrà un breve documentario su ciascun candidato e lo offrirà ai
canali tv copti, in modo da permettere a ogni elettore di dare il proprio voto
a ragion veduta.
© http://vaticaninsider.lastampa.it - 23
luglio 2012
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