sabato 1 giugno 2013

L’Archivio, un’ Esperienza Educativa



fonte: Lux in Arcana



«L’archivio è la raccolta ordinata degli atti di un ente o individuo, costituitasi durante lo svolgimento della sua attività e conservata per il conseguimento degli scopi politici, giuridici e culturali di quell’ente o individuo» (Eugenio Casanova).


Vorrei questa volta trasmettervi una esperienza personale, un’ interpretazione della famosissima definizione dell’Archivio data dal Casanova.

La raccolta dei documenti è ordinata, l’ordine è una chiave essenziale per ognuno di noi per la vita personale e comunitaria, riflette il rispetto al creatore e alla creatura che è stata creata seguendo un certo ordine logico e cronologico, un ordine di bellezza di soddisfazione come anche di speranza per un futuro luminoso e grazioso (Gen. I). L’esempio più simbolico delle raccolte ordinate per il Cristianesimo potrebbe essere l’Antico Testamento che è una raccolta di una documentazione scritta e orale, invece abbiamo pure un esempio tipico nel mondo Islamico che è il Corano, che è una raccolta ordinata che ha cercato di mantenere una tradizione scritta e orale di fiducia (Vincolo Archivistico) sotto il Califfato di Osman Eben Aaffan, seguendo certi criteri per conservare l’ordine delle Sure (Capitoli) come venivano rivelati al Profeta. Cose che pochi tra di noi oggi fanno caso che queste realtà hanno fatto un grandissimo cambiamento nel mondo in cui viviamo.

Raccolta ordinata di atti di un ente o di un individuo, un altro punto molto interessante per noi oggi, perché oggigiorno l’essere umano ha perso la fiducia in se stesso, l’uomo veramente potrebbe cambiare la storia anche individualmente con atti personali o facendo parte di un ente, ora dite che sto esagerando, ma se veramente leggiamo le cronache dei martiri, dei monasteri vediamo che senza le loro lotte infinite contro il maligno non avremmo potuto ricevere la Parola del Signore, ne scritta ne orale. Allora badate bene che ognuno di noi è nato per lasciare una traccia nella storia, per cui cerchiamo di lasciare un atto buono, un bel ricordo, ordinato a un buon fine. L’atto potrebbe essere amministrativo se svolge un ufficio, un atto giudiziale se è giudice, sempre seguendo lo stesso ordine che ci ha dato il Signore, dando l’esempio nei nostri atti, «Il resto delle azioni di Nadab e tutto quello che fece, sono scritti nel libro delle Cronache dei re d'Israele» (1Re 15:31) perché siate sicuri che ogni atto che facciamo qua giù se non viene scritto qui sarà scritto nei cieli.

Raccolta ordinata degli atti, conservata per il conseguimento degli scopi politici, giuridici e culturali. Ogni cosa ha uno scopo e il fine dell’Archivio è custodire quei atti compiuti per la realizzazione dello scopo dell’ente o dell’individuo. Lo scopo di tutti i popoli è la salvezza, l’incontro con Dio, e questo è lo scopo comune di tutti gli esseri umani, qui il casanova parla di enti e di individui che hanno scopi politici, giuridici e culturali. Se li leggiamo partendo dalla cultura che è la base del buon giudizio e della politica pulita che serve veramente per regnare.

La cultura include l’apertura verso l’altro, include la ricchezza nella diversità, include l’accettazione, cose indispensabili per giusto giudizio, che può condannare per escludere come anche può perdonare per salvare, invece la politica che è la gestione della città, il saper governare cercando sempre il bene comune, è la scienza che ci manca oggi e che ci allontana col tempo dal vero scopo della nostra vita su questa terra, perché chi non riesce a governare se stesso, i suoi propri atti, se non arriva a vivere secondo un certo ordine per poter avere un certo livello di cultura, non potrà mai imparare dall'esperienza di quelli che lo hanno preceduto, e  neanche a conseguire il cammino per poter raggiungere lo scopo che si prefissava.

Secondo il mio modesto parere, il Casanova non voleva soltanto dare una definizione per l’Archivio scolpendo queste parole nella storia, ma voleva trasmettere una esperienza molto più profonda facendo ricerche e leggendo la vera storia trasmessa nei documenti, l’esperienza vissuta, la storia di un individuo o di un ente, perché ognuno di loro sicuramente conservando le proprie carte ha voluto darci una spinta per raggiungere uno scopo che loro non hanno avuto la possibilità di raggiungere, ho per aiutarci a evitare gli sbagli leggendo la loro esperienza.

L’Archivio è una esperienza educativa a cento per cento, è una scuola su tutti i livelli perché l’archivio può contenere di tutto dalla notizia più banale al fatto storico più importante. L’Archivio è la casa della storia passata e odierna, casa di una bellezza unica nell’architettura di cui noi ci rendiamo architetti.  

        
 di Michel Skaf


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