GREGORIOS III LAHAM
Le
parole del patriarca greco-cattolico di Damasco trasmesse dalla Radio Vaticana
In
Siria sono stati liberati tutti i 240 i fedeli cristiani greco-melkiti rapiti
oggi
nel territorio circostante il villaggio di Rableh, situato tra il confine
libanese e la città di Qusayr, nella provincia siriana di Homs. A darne notizia
alla Radiovaticana Gregorios III Laham.
Il
patriarca spiega che non sono ancora chiari i motivi del rapimento: «A Rableh,
- racconta - c’è una grande comunità di greco-cattolici, sono la maggioranza:
ci sono maroniti, alawiti.
Questo
è il punto nevralgico, gli alawiti. C’è una tendenza a fare intervenire i cristiani
perchè il problema diventi religioso, una guerra civile tra le diverse
comunità.
È questo che dobbiamo assolutamente evitare.
Tutti gli sforzi che noi patriarchi, vescovi, politici, dobbiamo fare sono per
evitare una guerra civile e una guerra tra fratelli».
Per il patriarca si può parlare di tentativo
di strumentalizzare la religione, e in questo episodio «si volevano coinvolgere
soprattutto i cristiani per risolvere i problemi tra diverse comunità non
cristiane, fare entrare i cristiani tra i problemi dei musulmani con altri
musulmani».
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