St. Lawrence Orthodox Church
Padre Thaddaeus Hardenbrook
In piedi al tuo letto di morte, gli Apostoli gridarono ad alta voce con meraviglia:
Il Palazzo del Re si ritira: l’Arca della santità è sollevata in alto.
Che le porte si spalanchino e che la Porta di Dio
possa entrare nella abbondante gioia,
Lei che chiede incessantemente grande misericordia sul mondo.
Diversi anni fa, condivisi con un pellegrino ortodosso il pensiero che il Digiuno della Dormizione, anche se breve, fosse spiritualmente molto intenso e che le persone sembravano avere più difficoltà in quelle due settimane che nel lungo Digiuno degli Apostoli. Senza esitazione rispose: “Certo! La Quaresima è il (tempo) più difficile, ma dopo Cristo, chi il diavolo odia di più? La santa Madre di Dio!”. E come è vero! Molti anni il Digiuno della Dormizione ci prende alla sprovvista. La nostra carne geme, “ma il Digiuno degli Apostoli si è appena concluso!”. Tuttavia, quello della Dormizione è un digiuno estremamente importante. È breve ma intenso, dunque un’ottima opportunità per l’esercizio spirituale. In primo luogo, compiamo il breve ma rigoroso Digiuno della Dormizione con cura e attenzione, perché amiamo la Madre di Dio. Lei ci aiuta, ci ama, attende alle nostre esigenze, e con l’audacia di una madre, intercede presso il suo Figlio per nostro conto, non perché Egli non conosca già i nostri bisogni, ma perché è quello che una madre amorevole fa! Lei è la prima dei santi, la prima cristiana, la prescelta, il roveto che ardeva senza consumarsi, l’arca, il tabernacolo, il calice e la porta della salvezza. Lei ci ama perché siamo di suo Figlio. Ama ciò che Egli ama. Onorando Lei onoriamo Lui, e a motivo di Lui onoriamo Lei. In secondo luogo, osserviamo il Digiuno della Dormizione con diligenza, perché Satana e i suoi demoni odiano Colei che amiamo. Essi vorrebbero che Lei fosse disonorata e, ancor peggio, dimenticata, perché l’incarnazione di Cristo attraverso di Lei è stata l’occasione per la salvezza per tutta l’umanità e la deificazione-adozione da parte del Padre in consanguineità spirituale con il Figlio. Facciamo attenzione a questa realtà ogni anno, dopo la Risurrezione, le forze delle tenebre disprezzano maggiormente la Dormizione di Maria. Ha creduto, è stata salvata, ha sofferto ed è stata perseguitata per amore di suo Figlio. Il suo amore per Lei non poté sopportare che Ella dovesse esperire il decadimento nella tomba, così Lui la prese corporalmente in cielo dopo la sua morte. Durante il digiuno della Dormizione di ogni anno, troviamo il tempo per rileggere il racconto della morte della Vergine Maria e della sua corporea assunzione. Toccherà le vostre anime e vi stimolerà spiritualmente. Ed è una grande avventura! Gli Apostoli si ritrovano presi sulle nubi e portati a Gerusalemme dai vari continenti dove erano andati ad evangelizzare. I capi degli ebrei che complottano per uccidere la Vergine benedetta, temendo che in seguito possa risorgere dopo la sua morte come era accaduto per suo Figlio. Un fulmine sorge dalla sua casa per sconfiggere gli aggressori ebrei. Dopo la sua morte, un uomo ha le mani tagliate dalla spada di un angelo per aver tentato di rovesciare la sua bara, mentre era in processione. Si pente, è guarito dalla preghiera, e si unisce al corteo funebre, glorificando il vero Dio e testimoniando la santità di sua Madre. L’apostolo Tommaso arriva in ritardo e vede la Theotokos ascendente corporalmente in cielo. Come dono Lei getta a Tommaso la sua cintura (che è conservata sul Monte Athos). Gli Apostoli e i discepoli quindi aprono la sua tomba, e lei non c’è. Il mese di agosto è materialmente e spiritualmente un momento di transizione. La fine dell’estate è in vista, l’ultima occasione di vacanze è compressa, e si pianifica per l’inizio della scuola. È pure un momento di transizione liturgico, perché la celebrazione annuale del viaggio salvifico di Cristo sulla terra sta volgendo al termine. Il Figlio di Dio incarnato è stato racchiuso fisicamente nel grembo di Maria, la Theotokos, quindi, la celebrazione liturgica del Suo ministero sulla terra è anch’essa incapsulata all’interno della sua vita. Abbiamo iniziato l’anno liturgico con la festa della sua Nascita e terminiamo ora con la festa della sua Dormizione.