sabato 30 gennaio 2010

Domenica 31 Gennaio: Del Figlio prodigo, e dei Santi Ciro e Giovanni, anargiri



Apolitikion

Οτε κατήλθες προς τον θάνατον, η ζωή η αθάνατος, τότε τον άδην ενέκρωσας, τη αστραπή της θεότητος. 'Οτε δε και τους τεθνεώταςεκ των καταχθονίων ανέστησας, πάσαι αι δυνάμεις των επουρανίων εκραύγαζον, ζωοδότα Χριστέ, ο θεός ημών, δόξαΣοι.

Quando Tu, vita immortale, discendesti incontro alla morte, allora annientasti l’inferno col fulgore della Divinità; ma allorchè risuscitasti i morti dai luoghi sotterranei, tutte le potenze sovra celesti esclamarono: Cristo, Dio nostro, datore di vita, gloria a Te.


Kondakion

Ο μήτραν παρθενικήν αγιάσας τω τόκω σου, και χείρας του Συμεών ευλογήσας, ως έπρεπε, προφθάσας και νυν, έσωσας ημάς, Χριστέ ο Θεός. Αλλ’ ειρήνευσον εν πολέμοις το πολίτευμα, και κραταίωσον βασιλείς, ους ηγάπησας, ο μόνος φιλάνθρωπος.

Tu che hai santificato con la tua nascita il seno della Vergine ed hai benedetto come conveniva le mani di Simeone, sei venuto e hai salvato anche noi, Cristo Dio. Conserva nella pace il tuo popolo e rendi forte coloro che ci governano, o solo amico degli uomini.


Apotolos (1Cor. 6,12-20)


Fratelli, “Tutto mi è lecito!”. Ma non tutto giova. “Tutto mi è lecito!”. Ma io non mi lascerò dominare da nulla. “I cibi sono per il ventre e il ventre per i cibi!”. Ma Dio distruggerà questo e quelli; il corpo poi non è per l’impudicizia, ma per il Signore, e il Signore è per il corpo. Dio poi, che ha risuscitato il Signore, risusciterà anche noi con la sua potenza. Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Prenderò dunque le membra di Cristo e ne farò membra di una prostituta? Non sia mai! O non sapete voi che chi si unisce alla prostituta forma con essa un corpo solo? I due saranno, è detto, un corpo solo. Ma chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito. Fuggite la prostituzione! Qualsiasi peccato l’uomo commetta, è fuori del suo corpo; ma chi si dà all’impudicizia, pecca contro il proprio corpo. O non sapete che il vostro corpo è tempio della Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi? Infatti siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo!

Vangelo (Lc. 15,11-32)


Disse il Signore questa parabola: “Un uomo aveva due figli. Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze. Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto. Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliele dava. Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni. Partì e si incamminò verso suo padre. Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l’anello al dito e i calzari ai piedi. Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa. Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò. Il servo gli rispose: È tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo. Egli si arrabbiò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo. Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso. Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”.


Οτε κατήλθες

venerdì 29 gennaio 2010

30 Gennaio: Santi Basilio il Grande, Gregorio il Teologo e Giovanni Crisostomo


I TRE GERARCHI - ΤΡΙΩΝ ΙΕΡΑΡΧΩΝ



Apolitikion

Τους τρεις μεγίστους φωστήρας, της Τρισηλίου Θεότητος, τους την οικουμένην ακτίσι, δογμάτων θείων πυρσεύσαντας· τους μελιρρύτους ποταμούς της σοφίας, τους την κτίσιν πάσαν θεογνωσίας νάμασι καταρδεύσαντας· Βασίλειον τον μέγα, και τον θεολόγον Γρηγόριον, συν τω κλεινώ Ιωάννη, τω την γλώτταν χρυσορρήμονι· πάντες οι των λόγων αυτών ερασταί, συνελθόντες ύμνοις τιμήσωμεν· αυτοί γαρ τη Τριάδι, υπέρ ημών αεί πρεσβεύουσιν


Quanti siamo innamorati dei loro discorsi, conveniamo tutti insieme per onorare con inni i tre sommi astri della Divinità trisolare, che con i raggi delle loro divine dottrine fanno brillare tutta la terra; i fiumi di sapienza fluenti miele che irrigano tutto il creato con i rivi della conoscenza di Dio, il grande Basilio e il teologo Gregorio, insieme all’illustre Giovanni dall’aurea eloquenza: essi sempre per noi intercedono presso la Trinità.



Inni dei Santi Tre Gerarchi


lunedì 25 gennaio 2010

Libreria Oriente Cristiano



Libreria Oriente Cristiano

'Christian East Bookshop'

Professori, studenti e amici del Consorzio Gregoriano: Pontificio Orientale, La Gregoriana, e il Biblicum sono invitati a usufruire dei vantaggi offerti dal G&B/Oriente Cristiano Bookshop Card. Con la tessera gratuita, risparmi sull'acquisto di libri e con l'accumulo automatico di punti con ogni acquisto, guadagni buoni da usare verso altri acquisti di librii. Inoltre, la tessera ti offre vantaggiose convenzioni con biglietti presso teatri, concerti, e caffé a Roma.
L'iscrizione è gratuita presso la nuova libreria a PIO.La libreria offre una varietà di libri liturgici, studi e riviste scientifiche, articoli religiosi, icone, e molto di più!


Libreria Oriente Cristiano
Orario: lun-ven: 8:30 -13:00 \ 15:30 - 18:30
Tel. 0039-06447417101
email: libreria@pontificio-orientale.com - www.pontificio-orientale.com
Piazza Santa Maria Maggiore, 7 - I-00185 Roma

sabato 23 gennaio 2010

Irinej di Nis, Nuvo Patriarca di Serbia



Irinej di Nis, Patriarca di Serbia

È stato il volere di Dio e il volere del Santo Sinodo", queste le prime parole pronunciate dal vescovo Irinej di Nis,80 anni, considerato un moderato, favorevole al dialogo interreligioso, A questo onorevole e difficile incarico sono stato eletto con l'aiuto dei fratelli vescovi, con i quali condividerò il peso di tale funzione e tutti i problemi" che sono di fronte alla Chiesa ortodossa serba, ha aggiunto Irinej, il cui nome di battesimo è Miroslav Gavrilovic. Nato nel 1930 nel villaggio di Vidova, presso Cacak, Irinej ha studiato in seminario negli anni cinquanta a Prizren, in Kosovo, e successivamente ha seguito gli studi di teologia all'Università di Belgrado. Nel 1974 è stato nominato vescovo, e l'anno successivo è diventato vescovo di Nis. Prende il posto del Patriarca Pavle, morto lo scorso novembre all’età di 95 anni.Nella cattedrale di San Michele a Belgrado, alla cerimonia solenne di insediamento del nuovo Patriarca c’erano le più alte autorità della politica serba oltre ai rappresentanti della chiesa cattolica e della comunità musulmana. Irinej è stato eletto venerdì dal Santo Sinodo. In lui molti vedono la figura ideale a gestire il processo di modernizzazione della chiesa, in parallelo al cammino della nuova Serbia democratica verso l’integrazione nell’Unione europea.




Chirotonia Episcopale


lunedì 18 gennaio 2010

Settimana di Preghiera per L'unità dei Cristiani




E' tradizione collaudata da oltre trent'anni che nella Basilica di S. Maria in Via Lata, dove ha sede il Centro Ecumenico delle Suore Figlie della Chiesa, alle ore 20:00 dei giorni 18-25 gennaio, si celebri solennemente la Santa Messa nei vari riti cattolici orientali con la partecipazione dei Pontifici Collegi di Roma, per dare il dovuto risalto alla " Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani", che quest'anno ha per tema: " Di tutte queste cose mi siete testimoni" (Lc 24,48)

A cura del Centro Ecumenico di Santa Maria in via Lata

in collaborazione col Centro di cultura Mariana

domenica 17 gennaio 2010


Vari testi liturgici:
Divine Liturgie, Sacramenti, Anno liturgico
ed Akoluthie per occasioni varie,
sono disponibili in versione pdf. sul sito
Chiesa di Sant'Atanasio dei Greci
curato da Giovanni Fabriani

martedì 12 gennaio 2010

Eparchia di Piana degli Albanesi

Proponiamo di seguito un documentario sulla festa dell'Epifania a Piana degli Albanesi, paese della provincia di Palermo, di tradizione greco-cattolica. Il documentario venne realizzato dal programma "Sulla via di Damasco" , prodotto da Rai International

I parte



II parte

lunedì 11 gennaio 2010

Eparchia di Lungro: Imerologhion 2010



L'Imerologhion può essere scaricato in versione pdf. dal sito http://www.webmit.it/LUNGRO.htm
oppure richiesto nella versione cartacea presso
la Curia dell'Eparchia di Lungro ( Cs )
tel. 0981/947234 - email: curia@lungro.chiesacattolica.it

sabato 9 gennaio 2010

Budapest: Benedizione delle acque del fiume Danubio

Seguendo la tradizione orientale il 5 gennaio 2010 Sua Eccellenza Reverendissima Fülöp Kocsis, Eparca di Hajdúdorog ed Esarcha di Miskolc, per i fedeli di Rito Bizantino di Ungheria, ha ufficiato il Rito della Benedizione delle acque del fiume Danubio a Budapest. Dopo aver pontificato la Liturgia di San Basilio in una delle chiese bizantine della capitale ungherese l’eparcha si è recato alla riva del Danubio con un folto gruppo di fedeli. Nell’omelia mons. Kocsis ha sottolineato il fatto che con il rito della benedizione l’intero mondo torna a Dio, l’intera umanità risplende con la luce del Signore. La celebrazione è stata di particolare importanza, aiutando il fedele ad avvicinarsi in più al mistero della Teofania espresso così in una delle preghiere: Oggi è spuntato il sole che mai tramonta e il mondo risplende alla luce del Signore. Oggi la luna con i suoi lucenti raggi brilla assieme al mondo. Oggi le luminose stelle con la chiarezza della loro luce rendono bello l’universo. Oggi le nuvole dall’alto fanno piovere all’umanità la rugiada della giustizia. Oggi l’increato, per la sua volontà viene toccato dalle mani della sua creatura. … Oggi le rive del Giordano vengono tramutate in farmaco per la presenza del Signore. … Oggi risplende tutta la creazione. Oggi l’errore viene dissipato e la venuta del Signore ci prepara la via della salvezza. Oggi le creature celesti fanno festa insieme con le terrene e le terrene ragionano con le celesti. Oggi abbiamo acquistato il regno dei cieli e il regno dei cieli non avrà fine.
S. E. Rev.ma Fülöp Kocsis

Fiume Danubio - Duna


Fedeli dell'eparchia di Hajdúdorog


Il corteo si avvia verso la sponda del fiume

Rito di Benedizione delle acque.
benedizione con il Tricherion


Preghiere di benedizione


Il celebrante soffia tre volte sulle acque.

... si continuano le preghiere

..viene immersa la croce benedizionale nelle acque


L'Eparca ed i suddiaconi attingono l'acqua benedetta del fiume.


di Miklòs Verdes, alunno P. C. Greco

martedì 5 gennaio 2010

La Santa Teofania del Signore nostro Gesù Cristo





ANTIFONE

En exòdho Israìl ex Eghìptu, ìku Iakòv, ek laù varvàru.

Igàpisa, òti isakùsete Kìrios tis fonìs tis dheiseòs mu.
Sòson imàs, Iiè Theù, o en Iordhàni ipò Ioànnu vaptisthìs, psàllondàs si: Alliluia.

Exomologhìsthe to Kirìo, oti agathòs, òti is ton eòna to èleos aftù.

TROPARI

En Iordhàni vaptizomènu su Kìrie, i tis Triàdhos efaneròthi proskìnisis; tu gar Ghennìtoros i fonì prosemartìri si, agapitòn se Iiòn onomàzusa; ke to Pnèvma en ìdhi peristeràs evevèu tu lògu to asfalès. O epifanìs, Christè o Theòs, ke ton kòsmon fotìsas, dhòxa si.

Mentre tu eri battezzato nel fiume Giordano, o Signore, si rendeva manifesta l’adorazione della Trinità; infatti la voce del Genitore ti rendeva testimonianza, chiamandoti Figlio diletto, e lo Spirito Santo sotto forma di colomba, confermava la parola infallibile. O Cristo Dio, che ti sei manifestato a noi ed hai illuminato il mondo, gloria a Te.

Epefànis sìmeron ti ikumèni, ke to fos su, Kìrie, esimiòthi ef’imàs en epignòsi imnùndas se: Ìlthes, efànis, to fos to apròsiton.

Oggi sei apparso al mondo e la tua luce, o Signore, si è manifestata su di noi, che, rischiarati, ti inneggiamo: Sei venuto, ti sei manifestato, o luce inaccessibile.

TRISAGHION

Osi is Christòn evaptìsthite, Christòn enedhìsasthe. Allilùia.

Quanti siete stati battezzati in Cristo, di Cristo vi siete rivestiti. Alliluia.

EPISTOLA (Tito 2,11-14.3,4-7)

Diletto figlio Tito, è apparsa la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini, che ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere con so-brietà, giustizia e pietà in questo mondo, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo; il quale ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formarsi un popolo puro che gli appartenga, zelante nelle opere buone. Quando però si sono manifestati la bontà di Dio, salvatore nostro, e il suo amore per gli uomini, egli ci ha salvati non in virtù di opere di giustizia da noi compiute, ma per sua misericordia mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo, effuso da lui su di noi abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro, perché giustificati dalla sua grazia diventassimo eredi, secondo la speranza, della vita eterna.

VANGELO (Mt. 3,13-17)

In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: “Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?”. Ma Gesù gli disse: “Lascia fare per ora, poiché convie-ne che così adempiamo ogni giustizia”. Allora Giovanni acconsentì. Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco una voce dal cielo che disse: “Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto”.

MEGALINARIO

Megàlinon, psichì mu, ton en Iordhàni elthònda vaptisthìne. O ton ipèr nun tu tòku su thavmàton Nìnfi pànaghne, Mìter evloghimèni. Dhi ‘is tichòndes pandelùs sotirìas, epàxion krotùmen os everghèti dhòron fèrondes ìmnon evcharistìas.

Esalta, o anima mia, colui che venne a battezzarsi nel Giordano. Oh, gli incredibili prodigi del tuo Figliolo, Sposa purissima e Madre benedetta. Noi lodiamo te qual nostra benefattrice, per cui abbiamo ottenuto l’intera nostra salvezza, offrendoti in dono l’inno della riconoscenza.

KINONIKON

Epefàni i chàris tu Theù, i sotìrios pàsin anthròpis. Allilùia.


La grazia salvatrice di Dio s’è mostrata a tutti gli uomini.

Απολυτίκιον Θεοφανείων


domenica 3 gennaio 2010

Santa Teofania del Signore nostro Gesù Cristo

Martedì 5 gennaio

8.00 Ora Terza

12.30 Ora Sesta

18.30 Vespro e Liturgia di San Basilio, Chiesa di Sant’Atanasio


Mercoledì 6 gennaio

10.30 Divina Liturgia nella Chiesa di Sant’Atanasio e Grande Aghiasmos

sabato 2 gennaio 2010

…nato senza padre dalla Madre e senza madre dal Padre…



L’Epifania nella tradizione bizantina.

L’Epifania è una festa liturgica presente in tutte le tradizioni cristiane di Oriente, che celebra la manifestazione del Verbo di Dio incarnato, in un contesto e trinitario e cristologico. I testi liturgici del 6 gennaio nelle diverse tradizioni orientali riassumono in qualche modo i principali misteri della fede cristiana: il mistero trinitario, l’incarnazione del Verbo di Dio, la redenzione ricevuta nel battesimo, evento quest’ultimo specialmente celebrato durante la grande benedizione delle acque che ricorda e celebra il battesimo di Cristo e di ognuno dei fedeli cristiani. Nella tradizione bizantina quella del 6 gennaio è una delle 12 grandi feste, che ha una “pre festa” che inizia il 2 gennaio ed una ottava che finisce il 14 gennaio, che vogliono sottolineare come la Chiesa si prepara, avendo la liturgia come pedagoga, alla celebrazione di un grande evento di salvezza, e come lo vive lungo otto giorni a sottolineare la pienezza a cui il mistero celebrato porta la Chiesa che lo celebra e lo vive.
I testi innologici del vespro e dell’ufficiatura mattutina appartengono all’opera dei grandi innografi bizantini dal VI al IX secolo: Romano il Melode (+555), Sofronio di Gerusalemme (+638), Germano di Costantinopoli (+733), Andrea di Creta (+ 740), Giovanni Damasceno (+750), Giuseppe l’Innografo (IX sec.). Sono dei testi che sottolineano specialmente lo stupore e la meraviglia del Battista e di tutta la creazione: angeli, firmamento, acque del Giordano… di fronte alla manifestazione umile di Cristo che si avvia a ricevere il battesimo. Uno dei testi più significativi nella celebrazione del 6 gennaio è la grande benedizione delle acque, celebrata alla fine del vespro oppure alla fine della Divina Liturgia del giorno 6 gennaio, e che si celebra di solito nella fonte battesimale della chiesa. Il testo della preghiera di benedizione dell’acqua è attribuito a Sofronio di Gerusalemme,e si tratta di un lungo testo letterariamente e teologicamente con una struttura anaforica molto chiara, e che costituisce una celebrazione a se stante, benché si celebra senza soluzione di continuità col vespro o con la Divina Liturgia. Dopo il canto dei tropari iniziali, la celebrazione prosegue con le diverse letture dell’Antico e del Nuovo Testamento: tre brani profetici: Is 35, 1-10; 55, 1-13; 12, 3-6, presi dalle Grandi Ore vigiliari, poi 1Cor 10, 1-4, quindi la pericope evangelica Mc 9, 1-11. Al vangelo segue la grande litania diaconale in cui ci sono dei testi propri in cui troviamo già una vera e propria invocazione dello Spirito Santo per la consacrazione delle acque, perché esse siano fonte di perdono, di purificazione e di vita nuova per i battezzati: Affinchè sia santificata quest’acqua con la virtù e la potenza e la venuta dello Spirito Santo… Affinchè discenda su queste acque l’azione purificatrice della sovrasostanziale Trinità… Affinchè noi possiamo essere illuminati con la luce della conoscenza e della pietà per la venuta dello Spirito Santo… Affinchè quest’acqua possa divenire dono di santificazione, lavacro dei peccati per la guarigione dell’anima e del corpo…
La preghiera di consacrazione dell’acqua inizia con una prima parte a modo di prefazio in cui il sacerdote enumera nella lode gli attributi della Trinità Divina, attributi che troviamo anche nelle anafore eucaristiche: Trinità sovrasostanziale, buonissima, divinissima, onnipotente, onniveggente, invisibile, incomprensibile, creatrice… innata bontà, luce inaccessibile… La preghiera si dirige poi direttamente a Cristo, con dei titoli cristologici che indicano che è una preghiera sorta in un contesto chiaramente calcedoniano: Ti glorifichiamo Signore, amico degli uomini, onnipotente, eterno Re, Figlio Unigenito, nato senza padre dalla Madre e senza madre dal Padre… Nella precedente festa infatti ti abbiamo visto bambino, in questa invece ti vediamo perfetto, essendoti… manifestato Dio nostro perfetto. Il testo della preghiera di benedizione prosegue con l’enumerazione dei fatti salvifici celebrati nella festa; lungo ventiquattro invocazioni che iniziano con la parola “oggi” il testo descrive non soltanto i fatti avvenuti nella storia della salvezza ed oggi commemorati, ma la parola “oggi” prende una forza di attualizzazione nella celebrazione e nella vita della Chiesa: Oggi la grazia dello Spirito Santo, in forma di colomba, è discesa sulle acque… Oggi l’increato, per sua volontà, viene toccato dalle mani della creatura… Oggi le rive del Giordano vengono tramutate in farmaco per la presenza del Signore… Oggi siamo riscattati dalla tenebra e veniamo resi sfavillanti dalla luce della divina conoscenza… Due frasi del sacerdote con carattere epicletico invocano la santificazione delle acque: Tu, Signore, Re ed amico degli uomini, sii presente anche ora per la venuta del tuo Spirito Santo e santifica quest’acqua (3 volte). Tu stesso anche ora, o Signore, santifica quest’acqua con il tuo Spirito Santo (3 volte).
Finita la preghiera consacratoria il sacerdote introduce la croce benedizionale con un rametto di erbe aromatiche nell’acqua cantando per tre volte il tropario della festa: Al tuo battesimo nel Giordano, Signore, si è manifestata l’adorazione della Trinità: la voce del Padre ti rendeva infatti testimonianza, chiamandoti ‘Figlio dilet¬to’, e lo Spirito in forma di colomba confermava la sicura verità di questa parola. O Cristo Dio che ti sei mani¬fe¬stato e hai illuminato il mondo, gloria a te. Alla fine i fedeli passano a baciare la croce e sono aspersi con l’acqua consacrata. La tradizione aggiunge il prendere a casa dell’acqua consacrata nella celebrazione.
Tre aspetti della festa del 6 gennaio si possono sottolineare: in primo luogo la celebrazione dell’Epifania come manifestazione della Divinità in chiave trinitaria; il battesimo di Cristo nel Giordano manifesta sì la rivelazione del Verbo di Dio, ma includendo anche quella del Padre e dello Spirito Santo. In secondo luogo la celebrazione dell’Epifania manifesta già l’opera salvifica di Cristo evidenziata nel battesimo e portata a compimento nella sua umiliazione, cioè la sua incarnazione e la sua venuta nel Giordano viste come kenosi. In terzo luogo la celebrazione dell’Epifania significa anche la comunicazione agli uomini la grazia dello Spirito Santo per mezzo dell’acqua del battesimo.

di P. Manel Nin, Rettore P.C.Greco

venerdì 1 gennaio 2010


Καλή χρονιά και ευτυχισμένο το 2010 .
Χαρά ,υγεία και δύναμη σε όλους μας εύχομαι.


Un buono e felice anno nuovo 2010
A tutti noi, gioia, forza e speranza.