Dal 3 al 7 dicembre 2009 l’arcivescovo Anastasios di Tirana, Durazzo e tutta l’Albania, capo della Chiesa ortodossa autocefala dell’Albania, ha fatto visita alla Chiesa di Roma ed al suo vescovo il Papa Benedetto XVI. Nel corso del suo pellegrinaggio romano, l’arcivescovo si è recato in visita a diversi luoghi romani legati all’Oriente cristiano, ed uno di questi luoghi, il giorno sabato 5 dicembre è stato il Pontificio Collegio Greco di Sant’Atanasio. La visita al Collegio Greco è stata voluta dal fatto che lungo la storia quest’istituzione romana ha avuto un legame stretto con l’Albania attraverso i cristiani albanesi arrivati in Italia dalla seconda metà del XV secolo, che costituiscono una presenza orientale nel cuore dell’Occidente. Una presenza anche nel Collegio Greco dove generazioni di seminaristi si sono formati, prima di essere ordinati sacerdoti per le eparchie di Lungro in Calabria e di Piana degli Albanesi in Sicilia. L’arcivescovo Anastasios era accompagnato di alcuni membri del suo sinodo: il metropolita di Korça Ioannis, il vescovo di Apollonia Nicola, il vescovo di Kruja Antonios, ed i reverendi proto presbitero Joannis ed il diacono Anastasios. Erano accompagnati da tre ufficiali del Pontificio Consiglio per la promozione dell’Unità dei Cristiani: sua eccellenza mons. Brian Farrel, arcivescovo segretario, mons. Eleuterio Fortino, sottosegretario, e mons. A. Palmieri. Al loro arrivo gli illustri ospiti si sono recati nella chiesa di Sant’Atanasio, dove sono stati accolti dal P. Rettore del Collegio coi seminaristi che hanno intonato il canto ton despotin, e quindi del tropario di sant’Atanasio. L’arcivescovo ha baciato l’altare ed ha pregato in silenzio di fronte alla santa tavola; poi ha venerato la reliquia del santo patriarca alessandrino. È seguito un pranzo festivo e fraterno nel refettorio del Collegio; conversando col P. Rettore l’arcivescovo si è interessato vivamente alla storia del Collegio, e alla vita che vi portano i seminaristi, ha voluto sapere delle diverse Chiese ed Eparchie di provenienza di ognuno di loro. All’inizio del pranzo il P. Rettore ha salutato l’arcivescovo e gli altri ospiti, e alla fine lo stesso arcivescovo, in lingua inglese, ha voluto salutare e ringraziare per l’accoglienza. Ha ricordato la storia dell’Albania durante il XX secolo, con i decenni di sofferenza e di martirio sotto il regime comunista, ed il cammino di risurrezione che lentamente si porta a termine. Con delle parole veramente sentite, ha sottolineato inoltre l’importanza di questi incontri fraterni, sia quelli ufficiali sia questi più familiari, per il progredire del cammino ecumenico tra le Chiese cristiane, cammino che lo stesso arcivescovo ha qualificato di irrinunciabile, malgrado le difficoltà che ogniqualvolta sorgono. Ha anche esortato i seminaristi ad approfittare del tempo benedetto che viene loro concesso di trascorrere a Roma negli anni di studio. L’illustre ospite ha regalato al P. Rettore una bella croce in argento per la benedizione dell’acqua il giorno dell’Epifania; il regalo è stato scambiato da parte del Rettore con dei libri sulla storia del Collegio e l’edizione della Regola di San Benedetto in lingua greca. Alla fine della visita, l’arcivescovo ha salutato specialmente i cinque seminaristi italo albanesi presenti nel Collegio, e nel libro di firme illustri l’arcivescovo Anastasios ha scritto una dedica dove ricorda con gioia questo momento di vita fraterna vissuto tra di noi.
di P. Manel Nin , Rettore P.C. Greco
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