sabato 7 novembre 2009

Domenica 8 Novembre Commemorazione degli Arcangeli Michele e Gabriele, e di tutte le Potenze incorporee. Tono VI




















Antifone:

Agathòn to exomologhìste.

O Kirios evasìlefsen.

Dhèfte agalliasòmetha.



Apolitikia:

Αγγελικαί Δυνάμεις επί τό μνήμά σου, καί οι φυλάσσοντες απενεκρώθησαν, καλί ίστατο οι Μαρία εν τώ τάφω, ζητούσα τό άχραντόν σου σώμα. Εσκύλευσας τόν Άδην, μή πειρασθείς υπ' αυτού, υπήντησας τη Παρθένω, δωρούμενος τήν ζωήν, ο αναστάς εκ των νεκρών, Κύριε δόξα σοι.

Le potenze angeliche vennero al tuo sepolcro e i custodi ne furono tramortiti. Maria invece stava presso il sepolcro in cerca del tuo immacolato corpo. Hai predato l’inferno, non fosti sua preda; sei andato incontro alla Vergine,elargendo la vita. O Signore, risorto dai morti, gloria a te.



*****

Τών ουρανίων στρατιών Αρχιστράτηγοι, δυσωπούμέν υμάς ημείς οι ανάξιοι, ίνα ταίς υμών δεήσεσι τειχίσητε ημάς, σκέπη τών πτερύγων, τής αϋλου υμών δόξης, φρουρούντες ημάς προσπίπτοντας, εκτενώς καί βοώντας, Εκ τών κινδύνων λυτρώσασθαι ημάς, ως Ταξιάρχαι τών άνω Δυνάμεων.



O Principe delle angeliche milizie, noi indegni ti supplichiamo che ognora ci sostenga con le tue preghiere, custodendoci sotto l’ombra delle ali della tua gloria. Prostràti davanti a te gridiamo: Liberaci da ogni pericolo, o Condottiero delle celesti Schiere.



( Il Santo della chiesa )



Kontakion:

Ο καθαρώτατος ναός του Σωτήρος, η πολυτίμητος παστάς και Παρθένος, το ιερόν θησαύρισμα της δόξης του Θεού, σήμερον εισάγεται, εν τω οίκω Κυρίου, την χάριν συνεισάγουσα, την εν Πνεύματι Θείω. ην ανυμνούσιν Aγγελοι Θεού. Αύτη υπάρχει σκηνή επουράνιος.

Il tempio purissimo del Salvatore, il preziosissimo talamo e Vergine, il tesoro sacro della gloria di Dio viene introdotto in questo giorno nella casa del Signore, recando con sé la grazia dello Spirito divino; a Lei inneggiano gli Angeli di Dio: questa è tabernacolo sovraceleste.



Apostolos: ( Eb. 2,2-10 )


Lettura dalla lettera di Paolo agli Ebrei.



Fratelli, se la parola trasmessa per mezzo degli angeli si è dimostrata salda, e ogni trasgressione e disobbedienza ha ricevuto giusta punizione, come potremo scampare noi se trascuriamo una salvezza così grande? Questa infatti, dopo essere stata promulgata all’inizio dal Signore, è stata confermata in mezzo a noi da quelli che l’avevano udita, mentre Dio testimoniava nello stesso tempo con segni e prodigi e miracoli d’ogni genere e doni dello Spirito Santo, distribuiti secondo la sua volontà. Non certo a degli angeli egli ha assoggettato il mondo futuro, del quale parliamo.Anzi, qualcuno in un passo ha testimoniato: Che cos’è l’uomo perché ti ricordi di lui o il figlio dell’uomo perché tu te ne curi? Di poco l’hai fatto inferiore agli angeli, di gloria e di onore l’hai coronato e hai posto ogni cosa sotto i suoi piedi. Avendogli assoggettato ogni cosa, nulla ha lasciato che non gli fosse sottomesso. Tuttavia al presente non vediamo ancora che ogni cosa sia a lui sottomessa. Però quel Gesù, che fu fatto di poco inferiore agli angeli, lo vediamo ora coronato di gloria e di onore a causa della morte che ha sofferto, perché per la grazia di Dio egli provasse la morte a vantaggio di tutti. Ed era ben giusto che colui, per il quale e dal quale sono tutte le cose, volendo portare molti figli alla gloria, rendesse perfetto mediante la sofferenza il capo che li ha guidali alla salvezza.



Vangelo: dom. 7 di Lc: Lc. 8,41-56


In quel tempo venne un uomo di nome Giàiro, che era capo della Sinagoga; gettatosi ai piedi di Gesù, lo pregava di recarsi a casa sua, perché aveva un’unica figlia, di circa dodici anni, che stava per morire. Durante il cammino le folle gli si accalcavano attorno. Una donna che soffriva di emorragia da dodici anni, e che nessuno era riuscito a guarire, gli si avvicinò alle spalle e gli toccò il lembo del mantello e subito il flusso del sangue si arrestò. Gesù disse: “Chi mi ha toccato?”. Mentre tutti negavano, Pietro disse: “Maestro, la folla ti stringe da ogni parte e ti schiaccia”.

Ma Gesù disse: “Qualcuno mi ha toccato. Ho sentito che una forza è uscita da me”. Allora la donna, vedendo che non poteva rimanere nascosta, si fece avanti tremando e, gettatasi ai suoi piedi, dichiarò davanti a tutto il popolo il motivo per cui l’aveva toccato, e come era stata subito guarita. Egli le disse: “Figlia, la tua fede ti ha salvata, va in pace”. Stava ancora parlando quando venne uno della casa del capo della sinagoga a dirgli: “Tua figlia è morta, non disturbare più il Maestro”. Ma Gesù che aveva udito rispose: “Non temere, soltanto abbi fede e sarà salvata”. Giunto alla casa, non lasciò entrare nessuno con sé, all’infuori di Pietro, Giovanni e Giacomo e il padre e la madre della fanciulla.

Tutti piangevano e facevano il lamento su di lei. Gesù disse: “Non piangete, perché non è morta, ma dorme”. Essi lo deridevano, sapendo che era morta, ma egli, prendendole la mano, disse ad alta voce: “Fanciulla alzati!”. Il suo spirito ritornò in lei ed ella si alzò all’istante. Egli ordinò di darle da mangiare. I genitori ne furono sbalorditi, ma egli raccomandò loro di non raccontare a nessuno ciò che era accaduto.


Kinonikon:

Ο ποιων τους αγγέλους αυτού πνεύματα και τους λειτουργούς αυτού πυρός φλόγα


I venti sono i tuoi messaggeri, e ministri tuoi i fulmini guizzanti.



Δοξαστικό Μιχαήλ Αρχαγγέλου

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