Mercoledì 23 giugno 2010, al termine di una dolorosa malattia, si è addormentato nella pace del Signore, nel Monastero di Chevetogne
Dom.Emmanuel Lanne
Monaco del Monastero dell'Esaltazione della Santa Croce
Chevetogne
Archimandrita dell'Eparchia di Piana degli Albanesi
Sicilia
Dom Emmanuele Lanne, monaco benedettino, studioso e conoscitore dell'Oriente Cristiano, impegnato e convinto, dai tempi del Vaticano II nel dialogo ecumenico con le Chiese Ortodosse. Nato a Parigi il 4 agosto 1923, Jacques Emmanuel Lanne fece gli studi di maturità greco-latina nella sua città ed entrò nel Seminario universitario dell’Istituto Cattolico di Parigi (ottobre 1942) per diventare sacerdote, benché già attratto dalla vita religiosa e monastica. Per aver rifiutato di lavorare in Germania, venne arrestato (aprile 1944) dalla polizia nazista che occupava la Francia, ma riuscì a fuggire. Durante la battaglia di Parigi (estate 1944) egli accompagnò il p. gesuita Jacquinot de Besange che intendeva impedire agli eserciti tedeschi che fuggivano, di portare via in Germania dagli ospedali parigini i prigionieri feriti americani, inglesi e francesi. Ad ottobre 1944 iniziò la teologia alla facoltà teologica dell’Istituto Cattolico di Parigi e il 2 febbraio 1945 fu incardinato nell’ arcidiocesi di Parigi e ricevette la tonsura clericale dalle mani del suo vescovo, il celebre cardinale Emmanuel Suhard. Finita la guerra decise di diventare monaco benedettino ad Amay-Chevetogne. Entrato in monastero il 5 gennaio 1946, fece professione monastica il 14 aprile 1947. A settembre 1947 fu inviato come studente a Sant’Anselmo per continuare la teologia. Nel 1948-1949 fece un anno di teologia all’ Abbazia di Sant’Andrea di Bruges. In luglio 1950 tornò a Chevetogne, poi fece la professione solenne, e fu ordinato diacono e sacerdote. Nel monastero fu incaricato delle edizioni e della libreria, e collaborò alla rivista Irénikon. Lavorò anche all’Iconografia. All’inizio dell’anno scolastico 1953-1954 fu inviato a Parigi per continuare gli studi all’Istituto Cattolico e alla Sorbona. Nel 1956 conseguì i diplomi della École des Langues Orientales anciennes (copto ed egiziano) e dell’École des Hautes Études. Tesi di liturgia copta « Le Grand Euchologe du Monastère Blanc », pubblicata in Patrologia Orientalis XXVIII, 2, nel 1958. Il medesimo anno fu incaricato dall’Università di Lovanio di pubblicare l’anafora copta saidica di san Basilio scoperta da J. Doresse (Bibliothèque du Muséon, 1960). Inviato al Collegio Greco di Roma nel novembre 1956, vi fu prefetto degli studi (1956-1958), vice-rettore (1958-1962), rettore (1962-1967). Pubblicò vari articoli su Irénikon, Istina e altre riviste. Sin da ottobre 1959 insegnò la teologia orientale a Sant’Anselmo e la lingua copta. Partecipò alla creazione del Pontificio Istituto Liturgico ove insegnò la liturgia orientale e la liturgia comparata. Sin dal 1961 insegnava anche la liturgia orientale alla facoltà teologica del Laterano. Sin dall’inizio del Vaticano II fu assunto come teologo interprete degli osservatori non cattolici per la traduzione simultanea dal latino al francese. Nel gennaio 1963 fu nominato esperto al concilio per il Segretariato per l’Unione dei Cristiani. Nel 1964 fu nominato consultore della Congregazione per la Chiesa Orientale. Al Concilio partecipò alla redazione del Decreto Unitatis Redintegratio sull’Ecumenismo e della Lumen Gentium. In dicembre 1963 fu inviato dalla Congregazione Orientale come visitatore apostolico in Grecia. Nel 1967-1969 insegnò teologia orientale alla Propaganda (diventata poi Università Urbaniana) e teologia dell’ecumenismo al Pontificio. Istituto Orientale. Nel 1970 fu nominato Dottore h.c. della Facoltà teologica (protestante) dell’Università di Neuchâtel (Svizzera), nel 1972 Ehrenmitglied des Curatoriums della Stiftungsfond viennese Pro Oriente. Sin dal 1968 fu editorialista della rivista Irénikon, poi nel 1971, direttore della medesima (1971-1997); anche sin dal 1971 sino ad oggi membro del Consiglio redazionale della Revue Théologique de Louvain. Dopo la morte improvvisa del p. A. de Halleux, nel 1994 e 1995 fu chiamato come professore supplente per la cattedra di Storia dottrinale del Movimento Ecumenico nella facoltà teologica di Lovanio-La-Nuova. Consultore del Consiglio (una volta Segretariato) per l’Unione dei Cristiani sin dal 1963 fino al 2007. Era anche archimandrita dell’ eparchia (diocesi di rito greco) di Piana degli Albanesi (Sicilia). Osservatore della Chiesa cattolica alle Assemblee Mondiali del Consiglio Ecumenico della Chiese ad Uppsala (1968), Nairobi (1975), Vancouver (1983). Membro di diversi dialoghi tra Roma e varie Chiese non in piena comunione con noi : Dialogo teologico Roma - Chiese ortodosse sin dal 1979 fino al 2006. Dialogo RomaChiesa copta ortodossa 1976-1992 (?). Dialogo Roma-Alleanza Riformata Mondiale dal 1984 (?) al 1988. Consultant for the ARCIC II Dialogue (dialogo ufficiale tra la Chiesa cattolica e la Comunione anglicana), dal 2000 al 2007. Nel 1999 ricevette assieme ad Olivier Clément il premio ecumenico San Nicola dell’ Istituto Ecumenico dei Padri domenicani di Bari. Esperto della Congregazione per le Chiese Orientali al II Sinodo per l’Europa (1999). Nel 2003 fu fatto dottore h.c. in teologia di Sant’ Anselmo. Nel 1999 è di nuovo mandato al Pontificio Collegio Greco di Roma come padre spirituale fino al 2002. Il suo impegno nel dialogo ecumenico lo portò a sviluppare una importante collaborazione col cardinale Jean Willebrands, con il teologo riformato Jean-Jacques Von Allmen, con il metropolita ortodosso di Pergamo Jean Zizioulas, ed anche con il domenicano p. Jean-Marie Tillard. Negli anni del suo soggiorno a Roma coltivò anche una profonda amicizia con don Giuseppe Dossetti, don Umberto Neri e con il prof. Tommaso Federici.
Eterna la sua memoria.
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