mercoledì 4 settembre 2013

L’esempio di Papa Francesco per il Syria Day




Sabato sera la veglia di Bergoglio e crescono le adesioni al suo appello

Digiuno per cristiani e musulmani, credenti e anche atei. Una giornata per promuovere «un esame di coscienza sull’impegno in favore della pace». Chiese aperte nelle diocesi e meeting mondiale alla basilica vaticana. L’evento di sabato, con la veglia convocata da Francesco in piazza San Pietro dalle 19 alle 23, raccoglie una mobilitazione crescente di ora in ora. Le adesioni si susseguono, da parte di tutti i movimenti cattolici, dalle altre Chiese cristiane alle altre religioni (Islam incluso), senza contare i politici (tra cui i ministri Mauro e Bonino) e le personalità della cultura. Francesco osserverà il digiuno ecclesiastico esortando «tutti gli uomini di buona volontà» a seguire il suo esempio. La prima parte del «Syria day» sarà ecumenica, la seconda seguirà la liturgia cattolica. Bergoglio ha fatto sapere ai collaboratori di non volere una piazza festante: né bagni di folla, né acclamazioni personali. Il clima sarà «penitenziale», come fu due mesi fa a Lampedusa per la commemorazione delle vittime degli sbarchi. Un «mea culpa» per le colpe del passato, incluse le divisioni tra cristiani («scandalo e vera controtestimonianza»). E l’appuntamento sta diventando un evento di portata planetaria. La segreteria di Stato ha invitato gli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede a un briefing che si svolgerà domattina per informare il corpo diplomatico sui significati dell’iniziativa. Inoltre sono state contattate tutte le conferenze episcopali nazionali per dare informazioni sulla mobilitazione. I dicasteri vaticani, inoltre, hanno preso contatto con i referenti delle altre Chiese e delle altre confessioni religiose. Sono mobilitate, inoltre, tutte le diocesi e le Chiese locali. Il dicastero per la vita consacrata ha invitato a unirsi al digiuno e alla preghiera anche i frati e le suore, promuovendo momenti specifici nelle rispettive comunità. Sabato piazza San Pietro sarà aperta a tutti: dalle 16.30 si potrà accedere alla piazza, dove per le confessioni saranno disposti alcuni confessionali sotto il colonnato e il Braccio di Costantino. Alle 19, poi, l’arrivo del Papa sul sagrato. Quindi l’intronizzazione dell’immagine mariana della «Salus populi romani», a cui Francesco è devotissimo, e la recita del rosario, seguita dalla meditazione del Pontefice con un nuovo appello alla pace, dalla recita dell’ufficio delle letture e dalla benedizione eucaristica. La conclusione intorno alle 23. Una grande mobilitazione, che punta a scongiurare l’attacco alla Siria.

http://vaticaninsider.lastampa.it

Nessun commento:

Posta un commento