Sabato sera la veglia
di Bergoglio e crescono le adesioni al suo appello
Digiuno per cristiani e
musulmani, credenti e anche atei. Una giornata per promuovere «un esame di
coscienza sull’impegno in favore della pace». Chiese aperte nelle diocesi e
meeting mondiale alla basilica vaticana. L’evento di sabato, con la veglia
convocata da Francesco in piazza San Pietro dalle 19 alle 23, raccoglie una
mobilitazione crescente di ora in ora. Le adesioni si susseguono, da parte di
tutti i movimenti cattolici, dalle altre Chiese cristiane alle altre religioni
(Islam incluso), senza contare i politici (tra cui i ministri Mauro e Bonino) e
le personalità della cultura. Francesco osserverà il digiuno ecclesiastico
esortando «tutti gli uomini di buona volontà» a seguire il suo esempio. La
prima parte del «Syria day» sarà ecumenica, la seconda seguirà la liturgia cattolica.
Bergoglio ha fatto sapere ai collaboratori di non volere una piazza festante:
né bagni di folla, né acclamazioni personali. Il clima sarà «penitenziale»,
come fu due mesi fa a Lampedusa per la commemorazione delle vittime degli
sbarchi. Un «mea culpa» per le colpe del passato, incluse le divisioni tra
cristiani («scandalo e vera controtestimonianza»). E l’appuntamento sta
diventando un evento di portata planetaria. La segreteria di Stato ha invitato
gli ambasciatori accreditati presso la Santa Sede a un briefing che si svolgerà
domattina per informare il corpo diplomatico sui significati dell’iniziativa.
Inoltre sono state contattate tutte le conferenze episcopali nazionali per dare
informazioni sulla mobilitazione. I dicasteri vaticani, inoltre, hanno preso
contatto con i referenti delle altre Chiese e delle altre confessioni
religiose. Sono mobilitate, inoltre, tutte le diocesi e le Chiese locali. Il
dicastero per la vita consacrata ha invitato a unirsi al digiuno e alla
preghiera anche i frati e le suore, promuovendo momenti specifici nelle
rispettive comunità. Sabato piazza San Pietro sarà aperta a tutti: dalle 16.30
si potrà accedere alla piazza, dove per le confessioni saranno disposti alcuni
confessionali sotto il colonnato e il Braccio di Costantino. Alle 19, poi,
l’arrivo del Papa sul sagrato. Quindi l’intronizzazione dell’immagine mariana
della «Salus populi romani», a cui Francesco è devotissimo, e la recita del
rosario, seguita dalla meditazione del Pontefice con un nuovo appello alla pace,
dalla recita dell’ufficio delle letture e dalla benedizione eucaristica. La
conclusione intorno alle 23. Una grande mobilitazione, che punta a scongiurare
l’attacco alla Siria.
http://vaticaninsider.lastampa.it
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